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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

Incontri Ravvicinati

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Lo so, ormai scrivo solo post di auguri e sembro una cartoleria virtuale. Ma non solo non ho mai tempo di scrivere, soprattutto c'è troppa gente che compie gli anni ad Aprile. CìCì, dalle iniziali, altrimenti detta "La Dietrologa" (con la erre, ché Dietologa non sarebbe minimamente adatto a lei), il cui nome indiano è "Colei - che - porta - la - frangia - nei - secoli - dei - secoli", è mia amica da talmente tanti anni che ormai ho perso il conto. Perché la Dietrologa? Perché se c'è una qualche teoria cospirativa fantasiosa e impossibile da provare su un qualunque avvenimento (il complotto dietro all'attacco alle Torri Gemelle, gli angeli custodi di Rosemary Altea, le perfide multinazionali che bloccano il progresso dell'umanità, la morte di Paul McCartney, Roswell e l'area 51, insomma, le teorie su cui Roberto Giacobbo ha basato la propria carriera), sicuramente lei la conosce e la appoggia, o è per lo meno possibilista in merito. Il nom

Giovani Bucaniere Crescono

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Già, fuori una, via l'altra, oggi tocca alla Bucaniera. Aprile è gettonatissimo per le nascite, evidentemente. L'esemplare di "Amica di Effe che compie gli anni oggi" di cui parliamo oggi è la Bucaniera. Spero che sarà ancora "Amica di Effe" dopo questo post. La Bucaniera è un bel donnino energico. La sua terra d'origine è l'assolata Sicilia, della quale ha lievissimamente mantenuto l'accento, oltre all'uso dell'intercalare "minchia". Chi non la conosce potrebbe prendere certi suoi modi di fare come un po' scostanti; quando si trova sul luogo di lavoro e "minchia, non ha nemmeno il tempo di grattarsi la testa", ad esempio, potrebbe rispondere con un grugnito a un vostro squillante "Buongiorno". O potrebbe non rispondere affatto, dipende. Oppure, se siete tutti insieme a una festa di compleanno, è possibile (se è automunita) che se ne vada prima della torta e prima dell'apertura dei regali, dicendo &

Ballerina Birthday Party

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Non posso non rendere omaggio alla prima persona che abbia mai seguito questo blog. Signore e signori, ladies and gentlemen, applaudite la Pì-Erre per antonomasia, agente CIA mancata, tour operator per vocazione, amante degli sport estremi (o, quantomeno, estremamente faticosi), e delle attività culturali per riempire ogni minuto del tempo libero, la Milanese DOCG (che però ha assaggiato la cassoela per la prima volta in compagnia di due piemontesi e una siciliana)! La sola donna la cui agenda compete con quella della Moratti.  E come dimenticare gli altri ruoli interpretati: la tifosa interista, la damigella in pericolo salvata da Snejder, la felice proprietaria del mitico motorino Johnny ("è quasi magiaaaa/Johnny). Insomma, tantissimi auguri Ballerina! Questo è il mio augurio per te, e con tutto il cuore ti auguro:   di essere sempre circondata da persone che ti diano l'affetto che meriti di non ricevere mai (più) delusioni di essere felice di trovare qualche mom

Aspirazioni giovanili

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Io volevo fare la parrucchiera. Non so per quale motivo, all'inizio credo sia stato perché volevo apprendere i metodi e imparare a padroneggiare gli strumenti per domare la mia folta capigliatura di ricci imbizzarriti. Solo successivamente mi sono resa conto che le parrucchiere se la passano abbastanza bene, se sono bravine, e l'idea di faticare ma venire pagata (e non di pagare per faticare gratis, come quando si studia) mi allettava parecchio. E poi, avrei potuto realizzare nel contempo anche il secondo sogno, quello di lavorare in proprio. Invece niente. Mia mamma mi ha fatto studiare. Ma gliel'ho rinfacciato a ogni esame sostenuto. Fare la parrucchiera mi ha sempre affascinato. Intanto è un mestiere che richiede studio e conoscenze pratiche, ma anche buon gusto e una buona dose di psicologia. Perché la parrucchiera non è solo una che ti taglia i capelli. Lei capisce come sei dentro e come vuoi vederti fuori. Lei capisce se hai bisogno di cambiare, se sei pronta a speri

Senza parole

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Dopo il concerto dei Jamiroquai mercoledì sera (bel concerto, lui veramente bravo dal vivo), sabato sera sono andata a vedere Roger Waters. Ecco, credo che sia stato un errore vederli a così breve distanza l'uno dall'altro, perché, con tutto il rispetto, la stima, e l'apprezzamento per Jay Kay, mi spiace ma Roger l'ha eclissato. L'amico Ticket One ci ha fatto prendere i biglietti per The Wall a Giugno 2010, e anche se allora sembrava un po' prematuro,   non lo ringrazierò mai abbastanza; è ancora tale l'entusiasmo che non riesco nemmeno a raccontarlo. Definirlo concerto è decisamente riduttivo, è stato più di un concerto, è stato uno spettacolo, con tanto di fuochi d'artificio a imitare le sventagliate di mitra, un aereo in miniatura che si schianta contro il muro producendo un'esplosione e una fiammata, e i mitici inquietantissimi pupazzi dei Pink Floyd.   E le immagini proiettate sul muro, la marcia dei martelli che mi ha sempre impressionata, il