Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2011

I can't get no satisfaction

Immagine
Questo è uno di quei periodi in cui sono molto insoddisfatta. Devo ammettere che ultimamente mi capita spesso, e, quando mi sento battagliera, inizio a immaginare di rivoluzionare la mia vita; dove per "rivoluzionare" intendo proprio rivoltarla come un calzino, radere tutto al suolo, spianare le montagne, dare fuoco a tutto e ricominciare da capo. Però ci sono giorni in cui mi sento poco battagliera, tipo oggi; allora inizio a pormi una serie di limiti tipo: Fino a che età si può fare una cosa del genere? Sono ancora in tempo? Questo periodo, data la congiuntura economica a dir poco negativa, non è proprio il momento migliore per buttare tutto all'aria. Poi ripenso a come mi sono convinta che solo volendolo avrei potuto realizzare grandi cose. O per lo meno, che avrei potuto ottenere il meglio, tutto quello che desideravo, con solo un piccolo sforzo di volontà. Ultimamente non riesco più a credere che sia vero, tutte balle e pubblicità ingannevole. La verità è

Le gioie della maternità

Immagine
No, no, tranquilli, non sono incinta. Se lo fossi sarebbe come quella barzelletta: "Signora, ho qui i risultati dei suoi esami, ho un'ottima notizia!" "Veramente sono signorina" "Signorina, ho qui i risultati dei suoi esami, ho una pessima notizia..." Però sto vivendo le gioie della maternità in modo coatto. Nel mio stesso ufficio, separate da me da soli 5 scalini e un paio di armadi, ci sono: - n. 3 mamme di figli in età scolare, alle quali, grazie a Dio, è passato l'entusiasmo da mo'; - n. 1 mamma di figlio 2-enne, la quale ha un lieve problema di logorrea, di tono di voce troppo alto, e di complesso di superiorità/delirio di onnipotenza, per cui quello che dice lei è la verità ; costei da qui in avanti verrà rinominata Mamma Onnipotente; - n. 1 mamma appena rientrata dalla maternità, che fortunatamente non ci sta ammorbando più del necessario - n. 1 mamma in attesa, che si interfaccia per otto ore di fila, urlando, con la Mamma Onn

Il primo giorno dell'anno

Immagine
Oggi è il primo di settembre. Per me è come se fosse Capodanno, visto che alla mia veneranda età continuo a ragionare per anni scolastici; non so se è la mia conclamata sindrome di Peter Pan a parlare, o se l'imprinting dato da 13 anni di scuola sia indelebile per tutti; però forse è perché il Capodanno ufficiale non dà l'idea di uno stacco netto. Si passa da una giornata fredda, magari nevosa, a un'altra giornata fredda e magari nevosa. Invece nel passaggio da agosto a settembre si vede la differenza: ieri era estate, oggi sono stata svegliata dallo scrosciare violento della pioggia; mentre ero in macchina alla volta dell'ufficio, mi sono cadute sul parabrezza un paio di foglie ingiallite; mancava solo che alla radio mettessero i Righeira, ma il messaggio era sufficientemente chiaro. Insomma, inizia un nuovo anno. Personalmente non sono tipo da fare buoni propositi, anche se solitamente di quest'epoca mi prende una certa ansia di rinnovamento. Quest